TORRE DEL BUDELLO, TEULADA
La torre del Budello, posta a 12 m. sul livello del mare, domina l’intera baia di Teulada fino alla foce del fiume, comprendendo nel suo panorama le torri di Sant’ Isidoro, di Pixinni, di Malfatano e di Porto Scudo.
Fu costruita nel 1601 a spese dell’imprenditore Cagliaritano Pietro Porta, proprietario anche di una tonnara a Piscinnì, che solo nel 1604 riceverà dall’Amministrazione un contributo di 1500 Lire sarde per l’ultimazione della fabbrica (Regia Amministrazione delleTorri in ASC). Ha forma troncoconica, con un diametro esterno di 10,2 m. e un’altezza di 11,80 m. All’interno un solo ambiente, con volta a cupola e pilastro centrale, dotato di troniera, caminetto e botola della cisterna; attraverso una scala si accedeva alla piazza d’armi.
I primi interventi di restauro sono documentati già negli anni 1617-19, intrapresi dai mastri Agostino Cannas e Giuliani Taris (Regia Amministrazione delle Torri, in ASC).
Nei documenti viene denominata Torre del Budel” (1603), Torre di Teulada (1763-1773), Torre di Sant Joan del Budell (XVII-XVIII secolo); nelle carte geografiche viene indicata dopo il 1638 (Carta di Francesco Vico, 1639).
Era una torre de armas presidiata da guarnigione: 1 comandante (1603), 1 artigliere e 4 soldati (1767), 1 artigliere e 3 soldati (1801), 1 artigliere e 4 soldati (1812). Il primo comandante fu Costantino Melis, incaricato nel dicembre del 1603.
Nel 1720, questo lo Stato degli Alcaidi e Soldati, che sono, nelle torri del Regno di Sardegna a conto dell’Amministrazione del R.le :
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Capo di Cagliari
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Torre di San Giovanni del Bodello-Alcaide Gregorio Gonsalbo serve dalli 9 Giugno 1716- Artigliere Macario Corria serve dalli 28 Febbraio 1690-Soldato Gavino Lorenzo Fodai serve dalli 6 Settembre 1715-Soldato Pietro Oppu serve dalli 22 Dicembre 1695-Soldato L’uxorio Pixeddu serve dalli 16 Ottobre 1712-Soldato Sebastiano Tacori serve dal 1 Giugno 1715 (Regia Segreteria di Stato e di Guerra in ASC)
Nel 1720 la torre risulta inoltre in buono stato: così si evince dalla Relazione del Cagnoli, dalla Relazione del De Vincenti, dalla Relazione dell’Ing. Soleri e dalla Carta del Colombino.
Passata la Sardegna sotto il dominio piemontese, infatti, alcuni ingegneri militari furono incaricati di effettuare una nuova perlustrazione del litorale dell’isola allo scopo di puntualizzare e meglio definire lo stato delle torri esistenti, ancora in funzione o dimesse. Tra questi ingegneri spicca senza dubbio la figura del De Vincenti, il quale consegnò al viceré S. Remy un rapporto dettagliato sullo stato delle torri, nonchè delle spese occorrenti per il mantenimento di quel sistema difensivo. Tra le torri enumerate dall’Ingegnere compare anche la torre di San Giovanni del Bodello:
San Giovanni del Bodello .....Lire sarde 540
Nel 1729 la torre di S. Juan del Bodel è annoverata nella Tabella de las Torres del Reyno empezando por Pula, y acabando por Carbonara en q se expressan por orden las q son de Armas, las de Armas, las de Guardia, y las Guardias sin torre, el territorio en q estan sitas los qlas Guarnecen, y de quien vienen pagadas.
Nel 1755 la fabbrica risulta in buone condizioni:
Relazione delle riparazioni che si credono indispensabili da farsi atorno diverse Torri, con la spesa a calcolo di quanto puonno importare e progetto di diverse altre che sarebbero necessarie edificarsi per maggior conservatione di questo Regno, e corrispondenza de fari
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Territorio di Tavolara
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T. di S. Gio del Bodel: si ritrova in buono stato (Regia Segreteria si Stato e di Guerra in ASC)
Ma nel 1763 e successivamente nel 1784 si eseguono nuovi lavori di riparazione e restauro: i primi ad opera del mastro Allione di Brondel, per una spesa complessiva di L. 1769; gli altri ad opera del capomastro Eusebio Carta, sotto la direzione del Capitano Ingegnere Marciot. Tra l’altro in quell ’occasione verrà chiusa la piazza d’armi con un classico parapetto con cannoniere e merlature.
Nel 1767 il Cav. Ripol, sulle orme del Camos, allo scopo di verificare la funzionalità del sistema difensivo dell’isola, ripercorre il litorale. Risultato della perlustrazione una dettagliata Relazione sullo stato delle torri:
Visita generale delle torri del Regno fatta da Cav Ripol Capitano Comandante delle medesime nell’anno 1767
Torre di S. Giovanni del Budello:
Alcaide di anni 36, serve nelle torri anni 6 più nel Reggimento Sardegna anni 4 ...artigliere d’anni 36....soldati 4...50...37...47...30
Questa torre è situata in una picciola collina che guarda il porto di Teulada e guarda al mezzogiorno e libeccio-tiene d’ampiezza per di dentro un trabucco e 8 piedi....
Necessita questa torre un cantaro di polvere, più palle per gli canoni 50, più una cascia per un canone perché ve ne una d’inservibile, più pietre da fucile 20, perché quelle che vi sono non servono più-una porta alla camera dell’alcaide che non serve per essere rotta- accomodare la porta del boccaporto per molto sconcia.
Questa torre è provvista di canochiale e di pietre e legno minuto per far gli fuochi. Questa torre è distante di quella di Porto Scuro ore 4
(AST Sardegna Economico)
Nelle Istruzioni generali del 20 ottobre 1782 prescritte dal S. E. Il Conte Masino, dirette ai torrieri del Regno, la torre del Bodello risulta ancora presidiata.
Altri lavori di restauro vengono intrapresi nel 1808, nel 1819 e nel 1840.
Nel Regolamento di S.A.R.il Sig Duca del Genovese ec. ec. per la custodia , e difesa delle torri del Regno, datato 18 Agosto 1812, viene destinato alla Torre di San Giovanni del Bodello un fondo in deposito di munizioni da guerra:
Carlo Felice di savoia Duca del Genovese, capitano generale delle Regie Armate, capo, e presidente della Reale Amministrazione delle torri del Regno di Sardegna
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Stato delle torri nelle quali si conserverà un fondo in deposito di munizioni da guerra per distribuirle con conto, e ragione, alle torri dè rispettivi Dipartimenti, che alle occorrenze ne abbisognassero
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Dipartimento di Palmas
San Giovanni del Bodello, le torri di Calapiombo, Portoscuro, Piccinì (Ed VI 116 in BUC)
Nel 1831 si eseguiranno nella torre nuove riparazioni per una spesa complessiva di L. 240.102.
Cagliari 22 Ottobre 1831
(Le carte di Pasquale Tola nella Biblioteca Comunale di Sassari; tesi di Laurea di A. Podda, Relatore Prof. M. Brigaglia, Università degli Studi di Sassari aa 1975-76)
La torre del Bodello risulta in funzione fino al 1843: è elencata fra le 63 torri ancora presidiate in una Relazione di autore ignoto (datata 20 marzo 1843), conservata nell’Archivio Storico di Torino
Dalla metà del XIX secolo cominciò tuttavia ad essere utilizzata esclusivamente per la lotta al contrabbando: risale a questo periodo la scala esterna in muratura.
Con Regio Decreto 25 Aprile 1867 la torre Budello, al pari di tutte le altre fortificazioni costiere, viene definitivamente smilitarizzata:
Elenco dei castelli , delle torri e fortezze esistenti in Sardegna che cessano di essere considerate come fortificazioni o posti fortificati in base al R. Decreto 25 aprile 1867
Litorale sud
Torre Budello